Differenze tra le versioni di "Complementi di matematica"
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*esempi di calcolo della matrice rappresentativa in basi non canoniche | *esempi di calcolo della matrice rappresentativa in basi non canoniche | ||
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*immagine di un operatore e sua dimensione: rango di ogni matrice rappresentativa | *immagine di un operatore e sua dimensione: rango di ogni matrice rappresentativa | ||
− | *nucleo di un operatore e sua dimensione: numero colonne - rango di ogni | + | :sia <math>A : R_n \rightarrow R_m</math> una qualsiasi mappa lineare, l'immagine di A è: |
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+ | :La dimensione di <math>Im(A)</math> è data dal rango della matrice rappresentativa di A: | ||
+ | :<math>[A]_{WV}</math>, dove V è base di <math>R^n</math> e W è base di <math>R^m</math> | ||
+ | *nucleo di un operatore e sua dimensione: numero colonne - rango di ogni matrice rappresentativa | ||
+ | :Il nucleo di un operatore (anche detto kernel) è: | ||
+ | :<math>ker(A) = \{x : A(x) = 0_v\}</math>, dove con <math>0_v</math> intendo il vettore nullo del codominio. | ||
*caratterizzazione iniettivita'\suriettivita' tramite rango matrice rappresentativa | *caratterizzazione iniettivita'\suriettivita' tramite rango matrice rappresentativa | ||
+ | :Sia V uno spazio vettoriale e A un'applicazione lineare, allora dim(ker(A)) + dim((Im(A)) = dim(V); | ||
+ | :La funzione A è iniettiva se dim(Ker(A)) = 0, ovvero se <math>ker(A)=\{0_v\}</math>; | ||
+ | :La funzione A è suriettiva se dim(Im(A)) = dim(W). Ricordo che V è una base del dominio e W del codominio. | ||
*il caso speciale dominio=codominio: iniettivita' equivalente a suriettivita'. | *il caso speciale dominio=codominio: iniettivita' equivalente a suriettivita'. |
Versione delle 17:50, 9 ott 2012
Indice
Edizione 2012-2013
Premessa: vista la completezza del sito in Ariel relativo al corso, ho pensato di inserire sul wiki consigli pratici allo studio della materia.
Richiami di algebra lineare
Prima lezione - 2 ottobre
Esempi di spazi vettoriali, reali e complessi con esibizione esplicita di basi:
- : operazioni algebriche e loro interpretazione geometrica; verifica concreta dell'indipendenza di k vettori
- come spazio vettoriale complesso di dimensione n e come spazio vettoriale reale di dimensione 2n
- : polinomi di grado minore od uguale a n nella variabile x
- matrici n x m
- funzioni da come esempio di spazio di dimensione infinita
Sottospazi vettoriali:
- definizione di sottospazio e chiusura ripsetto alle operazioni vettoriali
- esempi concreti di verifica con calcolo della dimensione e deteminazione di una base
La lezione si è occupata prevalentemente del paragrafo 2.2 delle dispense di P. Favro ed A. Zucco che si trovano sul sito del corso.
In particolar modo è importante sapere verificare se
- dati un insieme di vettori essi siano o meno indipendenti;
- dato un sottoinsieme di uno spazio vettoriale esso sia o meno un sottospazio vettoriale;
Seconda lezione - 3 ottobre
Somma di sottospazi Y,Z di X
- l'unione Y∪Z non e' in generale un sottospazio di X
- Y+Z come minimo sottospazio contenente Y∪Z
- consistenza di Y∩Z ed unicita' della decomposizione
- somma diretta di sottospazi
Per questa parte si può fare sempre riferimento al paragrafo 2.2, in particolare a quanto scritto nelle pagine 15-16.
Enti lineari in
- definizione parametrica di retta
- equazione cartesiana di una retta nel piano
- equazione cartesiana di un piano in
- equazione cartesiana di una retta in : non unicita'.
Fare riferimento a quanto scritto nei paragrafi 3.1 e 3.2. Per quanto riguarda l'equazione del piano in [1].
Terza lezione - 4 ottobre
Enti lineari in :
- definizione parametrica di piano k-dimensionale
- iperpiano = piano di codimensione 1
- esempio di iperpiano in e determinazione della sua equzione cartesiana
Operatori lineari:
- definizione ed esempi concreti di verifica
- esempio: sia
- Vogliamo sapere se la funzione B è una mappa lineare o meno; dobbiamo quindi vedere se rispetta l'additività e l'omogeneità.
- Testiamo la seconda nel seguente modo:
- dove
- Poichè non vale l'uguaglianza possiamo concludere che B non è una mappa lineare.
- Vediamo invece un caso in cui lo è:
- Testiamo l'omogeneità
- dove
- L'uguaglianza è vera; testiamo ora l'additività:
- Poichè l'uguaglianza è vera, possiamo dice che A è una mappa lineare dallo spazio vettoriale allo spazio vettoriale
- coniugio nel campo complesso C: R-lineare ma non C-lineare
- L'additività vale in ogni caso:
- Mentre l'omogeneità vale solo se
- Infatti se avremmo:
- matrice associata al coniugio, rispetto alla base reale {1, i}
- matrice associata al coniugio, rispetto alla base reale {1, 1+i}
Matrici associate ad un operatore lineare A : X → Y
Gli argomenti trattati da qui in poi sono spiegati chiaramente al paragrafo 2.8 per libro "Linear Algebra Done Wrong" di cui trovate il link sul sito del corso
- vettore delle componenti di x rispetto alla base V
- matrice associata ad A rispetto alle basi V in X e W in Y
- ricostruzione dell'azione di A a partire dalla matrice associata:
- matrice associata all'indentita': matrice del cambio di base
- cambio delle basi ed effetto sulla matrice associata:
Quarta lezione - 5 ottobre
Operatori astratti A:X→Y
- vettore delle componenti di x rispetto alla base V
- matrice associata ad A rispetto alle basi V in X e W in Y
- ricostruzione dell'azione di A a partire dalla matrice associata:
- matrice associata all'indentita': matrice del cambio di base
- cambio delle basi ed effetto sulla matrice associata:
Operatori lineari
- base canonica E
- proprieta' notevole della base canonica
- azione dell'operatore nelle basi canoniche:
- identificazione operatore-matrice nelle basi canoniche:
- esempi di calcolo della matrice rappresentativa in basi non canoniche
Tutti i punti sopra citati sono trattati nel paragrafo 2.8 del libro "Linear Algebra Done Wrong" di cui trovate il link sul sito del corso.
- immagine di un operatore e sua dimensione: rango di ogni matrice rappresentativa
- sia una qualsiasi mappa lineare, l'immagine di A è:
- La dimensione di è data dal rango della matrice rappresentativa di A:
- , dove V è base di e W è base di
- nucleo di un operatore e sua dimensione: numero colonne - rango di ogni matrice rappresentativa
- Il nucleo di un operatore (anche detto kernel) è:
- , dove con intendo il vettore nullo del codominio.
- caratterizzazione iniettivita'\suriettivita' tramite rango matrice rappresentativa
- Sia V uno spazio vettoriale e A un'applicazione lineare, allora dim(ker(A)) + dim((Im(A)) = dim(V);
- La funzione A è iniettiva se dim(Ker(A)) = 0, ovvero se ;
- La funzione A è suriettiva se dim(Im(A)) = dim(W). Ricordo che V è una base del dominio e W del codominio.
- il caso speciale dominio=codominio: iniettivita' equivalente a suriettivita'.