Differenze tra le versioni di "Crediti Formativi Universitari"
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Versione attuale delle 07:51, 14 feb 2007
Il Credito Formativo Universitario è una modalità utilizzata nelle università italiane per misurare il carico di lavoro richiesto allo studente.
Ad ogni esame universitario è infatti associato un certo numero di CFU, che ne stimano l'impegno richiesto; convenzionalmente 1 CFU è pari a 25 ore di lavoro (indipendentemente se questo sia svolto come studio personale o come frequenza a laboratori o lezioni). Per conseguire la laurea o la laurea magistrale lo studente deve conseguire rispettivamente 180 crediti e ulteriori 120.
Introdotti con la riforma dell'università del 1999 (D.M. 509/99) i crediti sostituiscono la tradizionale differenza esistente tra "annualità" e "semestralità", oltre a consentire una semplificazione a riguardo del riconoscimento di esami sostenuti in altre università italiane o europee (ad esempio nell'ambito del Programma Erasmus): i crediti sono infatti trasferibili attraverso il sistema "ECTS" (European Credit Transfer System).
I crediti formativi possono essere acquisiti non solo sostenendo gli esami: le diverse facoltà possono determinare il riconoscimento dei crediti ottenuti tramite attività lavorativa, stage o altro.
Correlato al concetto di credito formativo vi è quello di debito formativo: la riforma prevede un alta elasticità nel passaggio, al conseguimento della laurea, ad un diverso corso di laurea magistrale; ad esempio, è possibile conseguire una laurea in ingegneria gestional] ed iscriversi ad un corso di laurea in ingegneria meccanica. In tale passaggio, i Consigli di Corso di Studi possono determinare l'attribuzione di un debito formativo pari ad un certo numero di crediti. Lo studente sarà quindi tenuto a sostenere più esami, superando la canonica soglia dei 120 CFU.
[1]Qui é possibile reperire l'elenco degli esami del corso di laurea triennale in informatica e il loro valore in CFU.