Differenze tra le versioni di "Elaborazione numerica dei segnali (comdig) T1/2006-2007"
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Versione delle 09:01, 2 nov 2006
Indice
INFORMAZIONI GENERALI
- Docente: Paola Campadelli
- Luogo ed orario: LUN 8.45-10.30 GIO 10.30-12.30
- Sito: [1]
Lezione 1 - 2 ottobre 2006
- Segnale= veicolo per le informazioni, strumento. Viaggia su un canale di comunicazione. Non ha bisogno di alcuna semantica (grammatica) poichè è solo un'onda pressoria (con probabile disturbo-rumore). Inteso anche come variazione di una grandezza fisica.
Il segnale può essere rappresentato tramite una funzione (con relativi dominio e codominio). Un'ipotetica funzione-segnale può essere la classica f:RR (funzione:dominiocodominio), cioè una funzione che ha come dominio e come codominio una retta. (NB: un'immagine ha come dominio il piano reale vale a dire RxR, cioè e come codominio la retta reale cioè R). Il suono è un tipo di segnale che varia in una sola dimensione: il tempo.
Considerando f:RR ed x variabile, t variabile: f(x) e f(t) hanno la stessa semantica, cioè la funzione è sempre la stessa, ha lo stesso comportamento sia su x che su t, nonostante queste ultime siano differenti.
- Costante= un numero fisso (anche se potrebbe non essere espresso il valore)
- Variabile= può denotare un numero, assume valori in un determinato dominio.
Una variabile NON è una costante!
- Segnale (2)= funzione da un dominio a un codominio. Se un segnale è definito RR è un segnale continuo.
- Segnale continuo o analogico= è un segnale a valori continui ed a tempo continuo. Questo genere di segnale ha però valori infiniti
Come rendere FINITO il segnale?
- Campionamento= divisione del tempo in un tot di campioni, rendendo il tempo non più una serie di valori numerici infinita, ma una serie di valori finita. Il tempo diventa discreto (finito).
Il segnale campionato diventa una funzione f:ZR. Poniamo di prendere un campione (lettera greca minuscola tau): tutti gli altri campioni saranno multipli di (cioè , , ecc...). Il segnale campionato si dice a tempo discreto e a valori continui: valori continui poichè, pur dividendo il segnale in campioni, fra un campione e l'altro sussistono ancora valori di segnale (infiniti). In un'immagine (bidimensionale) dopo un campionamento avrei f:R.
- Quantizzazione= divisione della funzione (dei valori della funzione) in valori finiti: avrò, per esempio, da una serie infinita di numeri, solo "pochi" numeri (ad esempio la serie 1 2 4 6) che possono ripetersi (ad esempio la mia funzione potrà avere valori 1 2 4 6 6 6 4 1...).
Il segnale (solamente) quantizzato si dice a valori discreti e a tempo continuo. La funzione (solamente) quantizzata è definita come f:RZ.
Se noi eseguiamo la seguante (con f:RR, quindi segnale continuo): SegnaleCampionamentoQuantizzazioneSegnale Digitale otteniamo, per l'appunto, il segnale digitale, una funzione definita in ZZ, cioè a tempo discreto e a valori discreti.
ESERCIZIO Quanti bit sono necessari a memorizzare N valori interi? (Si prenderanno in esempio i livelli di grigio di un'immagine, cioè 256 valori)
N= 256= {0, 1, ..., 255}
Dato che 256= 8, serve 1 Byte (8 bit) per memorizzare 256 valori.
Infatti = 256.
ESERCIZIO Dato un certo intervallo di campionamento tau , sapendo che il reciproco di è = (nu): calcolare la frequenza, dato =1000.
Troviamo = = 1 KHz
ESERCIZIO Con un intervallo di durata T, un intervallo tra campioni ed N valori possibili calcolare i bit necessari per rappresentare il segnale con i valori dati.
La formula è N (in bit).
Lezione 2 - 5 ottobre 2006
ESERCIZIO Abbiamo 3 minuti di musica campionata a 40'000 Hz. Prendo 256 valori per campione. Quanti bit ho?
3x60 sec x40'000x256= 57'600'000
Considerazione: se nel logaritmo mi dovesse venire un numero indeciso (ad es 7,3) prendo comunque il numero arrotondato per eccesso (ad es 8).
- Sistema= qualsiasi dispositivo che prenda un segnale in ingresso e che produca in uscita un segnale differente.
- Sistema deterministico= un sistema nel quale non venga mai cambiato il comportamento, nonostante l'input differente.
- DSP= Digital Signal Processor, strumento usato per realizzare nel modo più efficiente possibile un sistema. Prende in input un segnale continuo e lo immette in un blocco chiamato ADC (Analog to Digital Converter) trasformando il segnale da analogico a digitale.
- ADC= costituito da un campionatore, da un quantizzatore e da un filtro iniziale (filtro di input).
- DAC= Digital to Analog Converter.
Se anche noi ipotizzassimo di inviare un ipotetico segnale f(t) all'interno di un ADCDSPDAC, in uscita non avremo mai di nuovo f(t), bensì un segnale g(t) simile a f ma mai uguale. Infatti, ADC fa perdere informazioni del segnale e crea quindi un segnale distorto.
- Filtro= elimina alcune informazioni.
Operazioni con le funzioni - il caso analogico
- Addizione= f(t)+g(t)
- Sottrazione= f(t)-g(t)
- Prodotto= f(t)g(t)
- Moltiplicazione per un reale= af(t), :aR. Fa in modo di cambiare tutti i valori della funzione.
- Composizione= f(g(t)) oppure fg. Viene applicata prima la funzione g(t) (per semplicità poniamolo =y) e dopodichè viene applicata f(y).
- Variazione di scala=f(at). La funzione si dilata o si comprime.
- Traslazione= f(t-k), :kR. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, quando la traslazione è a -k, la funzione si sposta (sul piano delle x) verso destra, mentre se è a +k allora si sposta verso sinistra.
NB. Purtroppo, ma solo per il momento, non sono disponibili esempi grafici.
- La funzione rettangolo rect(t)= E' una funzione che vale 1 se x1/2, e 0 altrimenti. Dal punto di vista grafico, è un rettangolo di altezza 1 che ha metà del suo "corpo" a destra dell'asse delle y e metà a sinistra, ed è poggiato (ha la base poggiata) sull'asse x. La base di questo rettangolo è lunga a ed ha i due lati di altezza 1 nelle posizioni -a/2 ed a/2 (sull'asse x ovviamente).
La Rect è importante per quanto riguarda i trattamenti sui segnali perchè posso, facendo f(t)rect(t) otteniamo un "pezzo" della funzione f(t) compreso nella regione di piano della rect(t) (ritagiando quindi il segnale).
A rect((t-b)/a) è una funzione rettangolo di ampiezza A, centrato in b (traslato) con base a.
Lezione 3 - 9 ottobre 2006
Parte grafica riguardante le funzioni trigonometriche seno e coseno (circonferenza in radianti o gradi).
- Funzione periodica= f(t) è periodica di un periodo T se f(t)=f(t+T), cioè se si ripete uguale dopo il periodo T.
Se f(t) è una funzione periodica di periodo T la funzione g(t)=f(at) (cioè variata di scala) ha periodo T'=T/a. DIMOSTRAZIONE: g(t)=f(at) per definizioe. g(t+T')=g(t). f(a(t+T'))=f(at) applico la definizione. f(at+aT')=f(at) f è periodica di t quindi aT'=T quindi T'=T/a.
Per trovare la frequenza espressa in cicli al secondo o in radianti:
Funzione Periodo Freq in cicli/sec Freq in radianti sen (t) 2 1/2 1 sen (2t) 2<math\>pi</math>/2= 1 1 2 sen (10t) 1/5 5 10= 5x2 sen (1/2t) 4 1/4 1/2
NB: 1 Hz= 2 rad/sec. 1 rad/sec= 1/2 Hz.
f(t)= A sen (2t + ), con angolo (fase istantanea) ed f periodica.
Esercizi ed esempi grafici non disponibili.
ESERCIZIO f(t)= 2sen(t) se 0t3 e 0 altrimenti. CAMPIONARLA ad un intervallo di campionamento /2 (il nostro ). QUANTIZZARLA con 3 valori per campione.
Campionando f(n) = [f(0), f(1x/2), f(2x/2), f(3x/2), f(4x/2), f(5x/2), f(6/2)] Vettore
Quindi campionando ho 3/(/2)= 6 campioni più lo 0. La funzione campionata a /4 sarebbe stato ancora meglio (avrei preso il doppio dei campioni e perciò avrei un segnale più preciso!).
Ora quantiziamo con 3 valori per campione. Fortunatamente con 3 valori non ha problemi: f(0)= 0, f(/2)= 2, f()= 0, f(3/2)= -2, f(2)= 0, f(5/2)= 2, f(3)= 0. Quindi posso utilizzare 0, -2 e 2 e non avere perdita. (Poniamo di aver quantizzato con i 3 valori ma di avere campionato a /4. Avrei avuto perdita perchè avrei dovuto approssimare maggiormente e il segnale sarebbe cambiato molto).
FINE la.luna se trovate errori di ogni tipo modificate il wiki oppure comunicatemelo! Grazie
Lezione 4 - 12 ottobre 2006
- Funzione Sinc(t)
- Impulso o Delta di Dirac
- Operazioni sui segnali con un sistema
- Combinazione lineare di segnali (da diversi sistemi)
Lezione 5 - 16 ottobre 2006
- Vettori
- Spazi vettoriali
- Base vettoriale
- Base ortogonale e ortonormale
- Prodotto interno
Lezione 6 - 19 ottobre 2006
- Basi ortogonali e ortonormali
- Prodotto interno coi segnali
- Vettori e segnali
- Delta Impulso Discreto
Lezione 7 - 23 ottobre 2006
- Concetto di supporto finito del segnale
- Combinazione lineare di segnali
- Complementi sulla Delta di Dirac e dimostrazione
- Sistemi lineari ed operazioni dei sistemi lineari
Lezione 8 - 30 ottobre 2006
- Spazi vettoriali a dimensione finita con base ortogonale
- Spiegazioni più approfondite sui Sistemi Lineari
- Esercizi vari
- Sistemi Lineari Tempo Invarianti (LTI)
- Il caso discreto (LTI a tempo discreto)