Metodi probabilistici/2007-2008
Indice
Diario del corso
Lezione del giorno 3/3/2008
- Introduzione al corso
- Partendo dal concetto di variabile casuale ripasso di:
- Funzione, Relazione, Prodotto Cartesiano
- Ripasso del concetto di funzione di ripartizione
- Ri-defizione del concetto di funzione di ripartizione come probabilità della controimmagine di una variabile casuale con argomento la semiretta dei reali delimitata da un x segnato
- Primo approccio al concetto di funzione misurabile (-s misurabile, con s semiretta dei Reali )
Lezione del giorno 7/3/2008
- Recap del modello Kolmogoroviano (, , P)
- Proprietà delle funzioni di ripartizione
- Ripasso del concetto di continuità da dx e sx
- Data una generica F(x) che gode delle tre proprietà (MGB 67-68) questa è una funzione di ripartizione della quale possiamo definire modello Kolmogoroviano. (Vedi MGB 68-2.3)
- Concetto di misurabilità partendo da esempi elementari (da CPSM) con distribuzione uniforme in (a,b]
- Il concetto di misurabilità va ridefinito superando il "vincolo dell'intervallo".
- Non tutti i sottoinsiemi di una retta R sono intervalli, eppure sono "interessanti".
- Parallelismo tra Modello Kolmogoroviano e terna (, (), )
- Prima citazione degli insieme di Borel ().
- Il concetto di misurabilità va ridefinito superando il "vincolo dell'intervallo".
- Ripasso del concetto di esponenziale (con naturale estensione al piano complesso)
- Sistema di 2 equazioni g(0) = 1 , g'(x) = g(x)
- Ripasso del concetto di derivata come limite del rapporto incrementale
- Ricerca di una soluzione tra i polinomi
- Verifica della soluzione
- Verifica della convergenza della serie
- Definizione formale del numero di Nepero
- Cenno di dimostrazione sulla proprietà exp(x+y) = exp(x) * exp(y) [utilizzare binomio di Newton]
- Esponenziale di complessi
- Legame con funzione seno e coseno
- Sistema di 2 equazioni g(0) = 1 , g'(x) = g(x)
Lezione del giorno 10/3/2008
- Definizione formale di ) (non l'ha fatta però, rivedersela per conto proprio)
- Riprendiamo discorso su F di ripartizione
- Proprietà F che portano al concetto di "Assenza di memoria"
- Unicità della soluzione per G(x+y) = G(x)+G(y) --> G(x) = exp (-x)
- Tempo attesa esponenziale (cfr con legge Poisson)
- Risoluzione primo esercizio CPSM tema di febb
- Valutazione della derivata della F di ripartizione (in 0 non è definita, i limiti sono diversi)
- Riflessione sulla derivata in ; è condizione "inifinitamente" stringente poichè vi sono infiniti limiti da valutare (h varia in tutte le oo direzioni in )
- derivabile in sviluppabile in serie di potenze
- Introduciamo valore atteso E()
- Linearità, E(1) = 1, associatività e commutatività per le v.c.
- Limitazione di X, |X| c
- Definizione formale dell'algebra sulla quale lavoreremo
- 0 ( = 0 sse A=0)
- Data la struttura , esiste uno spazio di probabilità tale che è isomorfo alla famiglia delle v.c. limitate definite su , regolari rispetto a
- Valore atteso definito come integrale:
dove A <-> a tramite l'isomorfismo sopracitato.
- Accenno alla non commutatività dell'algebra
- Irving Segal - Algebraic Integration Theory cfr. pag. 430.
Lezione del giorno 14/3/2008
- Variabili casuali né continue né discrete
- Definizioni di valore atteso e varianza di v.c. generiche (2.6 MGB 75 e 2.9 MGB 78)
- Rimando a definizione elementare di E(x) da CPSM --> la definizione di varianza dipende dalla definizione di valore atteso.
- Ridefinizione formale del th. di pag 432 articolo Irving Segal
- Esempi pratici di isomorfismi tra algebre e loro realizzazioni
- Corpo lanciato che segue traiettoria
- Distribuzione delle particelle in un gas
- Esempi pratici di isomorfismi tra algebre e loro realizzazioni
- Dimostrazione della disuguaglianza di Tcheb. secondo il th sopracitato.
- Cauchy - Schwarz su v.c. limitate
- si parte da E((Y-tX)^2) con t
- Valutiamo discriminante del polinomio
- Precisazione sul caso in cui E(x)=0 sse le v.c. sono proporzionali secondo t.
- Si deduce che per le v.c. dotate di momento secondo
- Introduzione allo spazio L^2
- Tramite Cauchy-Schwarz deduciamo che L^2 è spazio vettoriale
- Recap di spazio vettoriale e proprietà delle op definite in esso
- Definizione di lunghezza , distanza rispetto al valore atteso
- Relazione tra valore atteso e varianza nello spazio vettoriale
Lezione del giorno 17/3/2008
- IL DIARIO DI QUESTA LEZIONE E' UN PO' APPROSSIMATIVO, DEVO ANCORA CAPIRE BENE LA LEZIONE
- Covarianza (utilizzando cauchy-shwarz)
- Coefficiente di correlazione
- Regressione lineare (dimostrazione analitica, attraverso derivate parziali e determinante della matrice associata al sistema lineare definito - CRAMER)
- Il valore atteso di Z (varibile casuale definita come il polinomio di primo grado della regressione) concide con quello della variabile casuale da "stimare"
- Anticipazione su Tcheb.
Lezione del giorno 28/3/2008
- Rivisitazione del concetto di regressione lineare attraverso inferenze di carattere puramente geometrico..tutti gli argomenti trattati il 17 si rifanno il 28 con un approccio molto più semplice e immediato.
- Primo approccio al concetto di valore atteso condizionato (N.B è una variabile casuale)
- Stima parametrica - stimatori UMVUE
- Dimostrazione unicità stimatori UMVUE
- il valore atteso della differenza di due v.c. stimatori UMVUE "=" 0 (nella prossima lezione si puntualizza quell'uguale tra virgolette).
Lezione del giorno 31/3/2008
- Iniziamo la lezione con un caso degenere di stimatore (non riusciamo a trovarne uno per il problema posto).
- Valutiamo la statistica (S+T)/2 e ragioniamo ancora sul concetto di unicità dello stimatore UMVUE.
- Digressione sul "quasi ovunque".
- Dimostrazione unicità asttraverso il concetto di Probabilità & tcheb.
- Digressone sulla norma quadra definita in L2 rispetto alla media campionaria.
- Ritorniamo al compito per introdurre le f. generatrici.
- E' necessario studiare il dominio della f.generatrice...non è cosi banale.
- Caso della exp negativo
- Estensione al piano complesso della f. generatrice.
- E' necessario studiare il dominio della f.generatrice...non è cosi banale.
- Dimostrazione che la distribuzione di Cauchy non segue il th centrale della statistica. Infatti non ammette valore atteso!