Economia dei beni musicali/Appunti/2007-2008
Indice
Editoria
Metà 400: tipografi inizio sistemi stampa musica, notazione musicale non attuale, tecniche si stampa molto incerte poiché non si sapeva come si sarebbe sviluppato il tutto. In questi secoli(anche 500) comincia notazione musicale. Petrucci grande tipografo e inventore di certa forma di notazione e sistemi di stampa musicale (a caratteri mobili delle intavolature, strumenti a tastiera tipo liuti o chitarre...grafici delle tastiere e si vedono posizioni dita.) . Suceessivi diversi sistemi (...). Settecento: notazione incisa su lastre di rame, sistema rimasto in uso per moltissimo tempo, fino a una ventina- trentina di anni fa. Cambiati molto nei primi anni Settanta quando disponibili notazioni musicali paragonabili a Letraset (fogli con caratteri di plastica, schiacciavi e apparivano sul foglio). Prima fino agli anni Ottanta anche, si basava su lastre di rame. Grandi editori di musica ci hanno messo tantissimo a introdurre scrittura basata su computer, perchè venivano fuori pagine graficamente bruttine. Quindi qsto sistema di incisioni nasce con l'invenzione della LITOGRAFIA, stampa con matrice pietrosa porosa finissima molto rara tramite cui ...(persa). Si trasferiva incisione lastra su pietra e poi trasferite su fogli. Permetteva di fare tirature consistenti di musica ad alta qualità. Non a caso epoca del primo sviluppo editoria tedesca e italiana e vita di Beethoven. Altra novità fondamentale: nascita del DIRITTO D'AUTORE. Prima rapporti economici liberi, contratti a volte nemmeno scritti tra autori ed editori, compensi economici agli autori per pubblicare l'opera. Se editori di altre regioni stampavano la stessa muscia non c'erano leggi che potessero impedirlo. 1 legge importante sul diritto d'autore: 1791 circa, rivoluzione francese. Invece la prima costituzione di uno stato moderno che contenga un punto riferito al diritto d'autore si trova nella costituzione americana. 1875 in Italia e poi riformulata 1882 (nascita SIAE, ma non ancora riconosciuta dalla legge, promossa da Verdi e altri autori ed editori. Riconosciuta dalla legge nel 1941.). Beethoven si colloca in un'epoca in cui ruolo musicista si stacca da musicista di corte e diventa professionista indipendente, e negozia da sé i lavori vari. Fine ottocento comunque ancora rapporti con l'aristocrazia, quindi i musicisti molto spesso rapporti con aristocrazia, Haiden ad esempio in servizio di una famiglia, Mozart a servizio del cardinale...con Beethoven (opere più famose più avanti nell'ottocento) diverso: lui era un imprenditore. Scriveva molto e lo faceva per attirare il pubblico, lo convocava per concerti sterminati, e Beethoven incassava dai biglietti. Però non era ubicuo, non poteva essere sempre in giro, altrimenti non avrebbe più potuto comporre. Quando la novità era passata e non poteva più guadagnare dai concerti, concedeva la pubblicazione ad un editore, e guadagnava pure lì! Astuto, però!!! Ma non c'era ancora nulla di simile comparabile ai diritti di esecuzione...quindi Beethoven non percepiva un soldo per l'ascolto delle sue sinfonie suonate da altri. Queste leggi arrivano molto più tardi. In questa fase i rapporti sono fra autori ed editori, i quali sono dei tipografi che acquistano il diritto per stampare. Altra forma di sfruttamento economico: noleggio delle parti: ancora oggi esiste. Per il tempo di rappresentazione o esecuzione si noleggia il brano- sinfonia direttamente dall'autore (o chi per lui). Ciò riguarda la musica colta, ma anche la musica da camera, destinata agli esecutori “dilettanti”, che cioè eseguono la musica nelle proprie case. Questa nasce molto prima, settecento, nelle case della nobiltà, dove i nobili suonavano e cantavano per farsi fighi. A volte eseguite PER la nobiltà, altre volte DALLA nobiltà stessa. In Italia si chiamava, dal latino, “musica reservata”, il significato è intrinseco. Questa pratica va avanti negli anni, alla fine settecento e primo ottocento esistono già dei generi, in primis il quartetto d'archi, o pianoforte solo, pianoforte e violino, pianoforte e flauto... Sia nell'aristocrazia ma soprattutto nella borghesia era consuetudine che ci fosse almeno qualche elemento della famiglia in grado di suonare uno strumento, specialmente le ragazze in età da marito...in ogni salotto borghese si trovava un pianoforte (verticale), era un must, per ascoltare musica in casa propria. Non c'era altro, non c'era il fonografo (fine ottocento), tanto meno altri mezzi di riproduzione meccanica del suono. Unico il pianoforte meccanico, a rulli (tecnica usata anche dai carillon). L'editoria, furbamente, sfruttava anche questo mercato. Nello tesso periodo cominciava a sfruttare anche un'atra pratica antica, che, grazie alla tipografia, diventava sfruttabile commercialmente: la stampa dei testi delle canzoni e relativa linea melodica. Tecnica usata e diffusa in tutta Europa, dall'Italia meridionale fino alla GB, venduti per una monetina attraverso distribuzione capillare passante per fiere di paese o venditori ambulanti. Sono solitamente adattamenti di vecchie melodie già note su testi nuovi. Gli editori invece vendevano canzoni scrtte da autori anche noti, e pagati per farlo. Una delle prime figure di questa storia di commercializzazione della musica è Steven Foster. Americano USA, inizia attività dopo aver studiato musica con un maestro europeo, comincia a scrivere canzoni per forma di spettacolo che negli anni 30- 40 dell'ottocento, Minstrel Show, molto curioso, ha segnato la storia dello spettacolo americano, alle origini di molte forme di spettacolo attuali: un miscuglio di varietà e commedia dell'arte all'italiana. Personaggi fissi parodizzati e situazioni varie. Personaggi: Mr. Interlocutor, funzione del presentatore- conduttore; discuteva con gli altri due personaggi: Mr. Bones (aveva delle nacchere fatte di ossa di pollo) & Mr. Tambo (da tambourine perchè suonava il tamburello). Erano travestiti da neri. Parodie degli afroamericani: spettacoli spesso ferocemente razzisti, i bianchi si trasferivano da neri per prenderli in giro, imitandone gli stereotipi: lo schiavo un po' stupido in stile zì badrone, e quello furbo che se la cava sempre, che rubacchia. Cantavano canzoni che, in teoria, erano simili alle musiche dei neri (ma scritte da bianchi). Spettacolo razzista, ma alla fine i bianchi creando questi personaggi a volte ne facevano apprezzare più le virtù. Tieni conto che tutta la tematica del razzismo fino agli anni venti nel novecento, era in termini molto diversi da oggi, una svolta decisiva fu data dalla shoa. Fino ad allora il riferimento alla razza e la relativa indicazione pregiudiziale era sostanzialmente normale. C'è una lettera di Gramsci che dice che una delle cose peggiori era l'invasione della musica dei neri in Italia. Molti illuminati facevano differenze di musica tra le razze...era normale, quindi figurarsi negli spettacoli, magari provinciali. In questo contesto Foster introduce canzoni con carattere afroamericano, ma in cui i personaggi mettono in rilievo i sentimenti buoni dei neri, l'ingiustizia della schiavitù, perchè Foster era un'abolizionista (Abramo Lincon il leader politico, poi scoppiò la guerra di secessione...remember?). Canzoni che si chiamavano Etipian Songs, ed ebbero moltissimo successo. Da allora sono ancora famosissime come canzoni storiche, tutti gli americani le conoscono...anche noi: Oh Susanna (1848), Old folks at home (1851) [questa c'è nei film western].Struttura canzoni moderne: 2 chorus, 1 bridge, 1 chorus... Questo non era uno schema standard prima, è qualcosa che nasce proprio nell'ottocento. Foster viveva anche di trascrizioni e adattamenti: in America non c'erano solo saloon, c'era anche una borghesia, quindi era un po' come in Europa: formazione comprendente anche studio della musica. Foster adattava musiche per questa borghesia. Scrisse molti brani per pianoforte e voce, in realtà molti presi da Donizzetti e Schubert.[Seguono ascolti di: 1) Schumann: a metà periodo tra Beethoven e Brahms. Fondatore di una delle prime riviste di critica musicale (ha lanciato Brahms, infatti). Strutture formali delle sue canzoni molto simili a quelle di Foster. 2) Beatles: Yesterday: stessa struttura melodica.] Foster ottiene grande successo e si rivela anche un grande uomo d'affari. Si batte per ottenere di farsi pagare per canzoni che NON AVEVA ANCORA SCRITTO! E ci riesce! Caspita. Stila un contratto sostanzialmente ponendo le basi di tutta la contrattualistica, non più di cessione di un pezzo, ma di esclusiva: un autore promette di dare le sue canzoni solo al tal editore, e questi lo paga. Foster è poi morto povero. La vittoria del Nord della secessione e dunque la liberazione degli schiavi provocarono un rovesciamento in tutta la situazione americana: i problemi cambiano, le posizioni di Foster non avevano più fascino, erano superate...Fu una situazione molto grave tra gli anni 60 e 70, perchè gli schiavi liberati prima vivevano dell'assistenza dei loro padroni, ma dopo la secessione si trovarono per la strada, arrivarono nelle città del Nord e formarono i Ghetti, prima inesistenti, gruppi enormi di gente povera senza lavoro e senza attitudini al lavoro. Quindi c'è una fase di stallo nell'industria musicale americana, e dura fino agli anni 80 dell'ottocento, poi negli anni 90 c'è un boom allucinante anche lì. In Italia c'era un'industria editoriale promettente in vari campi: Ricordi a Milano (prima metà ottocento), e molti a Napoli, regno delle due sicilie, sotto i Borboni. Questi editori stampavano musica per il teatro d'opera, per i dilettanti (camera) e fogli con le canzoni, specialmente a Napoli, e si chiamavano Copielle. Cominciano a circolare in grandi quantità alla fine degli anni 30, quando istituito per la prima volta un concorso musicale della canzone più bella alla festa di Pie di Grotta (7 settembre), incoraggiata in quegli anni perchè faceva parte della politica demagogica dei Borboni. La canzone vincente ebbe un immenso successo, tutti a Napoli cantavano questa canzone, criticata dalla Chiesa, perchè le pene dell'innamorato erano troppo sensualmente esplicite. Vendute un sacco di Copielle. Era “Te vojo bene assaje”! Caspita è così vecchia! In questa canzone c'è un altro modello formale (contende il predominio nelle canzoni occidentali al modello di Foster, in cui il titolo della canzone, Chorus, viene prima): prima antefatto e poi ritornello: parte più cantabile e memorabile e più “forte”. Se c'è una ripetizione spesso c'è un altro ritornello in seguito. Anche a Napoli, quasi in parallelo agli USA, c'è un inizio di industria musicale della canzone, e poi una fase grigia, come negli USA il confine è l'impresa dei Mille e l'unificazione d'Italia: quando arrivano i Savoia a Napoli la festa di Pie di Grotta viene abolita, in parte anche per ragioni di ordine pubblico, non si voleva che i napoletani fedeli ai Borboni potessero trovarsi e confabulare contro i Savoia. La canzone napoletana riprende nel 1880 con un grande successo internazionale, Funiculì Funiculà. Nasce una specie di jingle pubblicitario: era stata costruita una funicolare che saliva sul Vesuvio, e i napoletani non si fidavano e non ci volevano andare. Un architetto pensò che un modo per convincerli era diffondere una canzone. Ne scrisse il testo e la fece musicare a (perso)...il successo fu travolgente, la gente andava in funicolare, e si vendette più di un milione di Copielle. Primo grande successo commerciale! Questo spinge altri autori ed editori a scrivere canzoni. Interessante evoluzione che avviene nel giro di pochi anni...spesso giornalisti, musicisti, insegnanti. I primi compositori di canzoni napoletane sono di diplomati al conservatorio e per guadagnare di più scrivono canzoni. Però nascono anche i Parolieri! E appaiono dei musicisti che non hanno studiato composizione e non sanno leggere la musica, ma che cominciano scrivere perchè gli editori glielo impongono. L'epoca della maggior fioritura della canzone napoletana è la fine degli anni 90, e diventano un successone internazionale. La canzone napoletana ha un ruolo chiave per la nascita della discografia, poiché i primi a incidere sono autori di canzoni napoletane, specialmente Caruso. Gli anni del ritorno al successo dell'industria musicale americana sono fine anni ottanta, ma specialmente anni novanta. PRIMA FASE: molto legata a modelli ottocenteschi, canzoni modellate sulle ballate vittoriane inglesi, storie d'amore strappalacrime e stereotipate (ma bleah!). Una famosa è “After the ball” di Charles k. Harris, un'altra canzone che è un must per gli americani. Si vendono circa 5 milioni di copie testuali con melodia. Anziano signore che riceve visita di nipotina, che gli chiede perchè è solo, e risponde che aveva una fidanzata, ma lui le ha spezzato il cuore dopo il ballo. Segue descrizione del ballo. Parla della gioventù del signore, epoca del successo del walzer (infatti canzone in ¾). Testo davvero pesantissimo. Lui dopo il ballo la vede con un altro. Quando lei muore gli arriva una lettera: il tizio era suo fratello! Minchia che sfiga. Questa canzone inaugura una stagione di grandi successi. In particolare a New York, che già allora era uno dei centri principali dello show business (anzi era l'unico perchè hollywood non esisteva), ed una delle città più grandi. A Broadway c'erano già molti teatri, e quindi molti editori: stavano sempre vicino ai teatri, quegli affaristi! Perchè era essenziale che le nuove canzoni avessero successo in teatro, perchè non esistevano altre forme di spettacolo. Quindi gli editori si concentrano nel quartiere degli editori. Ciò si determina in tutte le capitali dello spettacolo del mondo. Tutt'ora a Londra c'è una zona di teatri per musical, e lì c'è una vietta, Danmark Street, dove ci sono tutti gli editori musicali. A Milano nella Galleria del Corso ci sono un sacco di editori musicali, perchè nell'ottocento quella era la zona dei Cafè Chantant. A New York questa zona riceve un nome, molto importante, Tin Pan Alley (= vicolo della padella di stagno, a basso prezzo, coniata da un autore di canzoni che era anche critico e che l'aveva usata in un articolo di giornale). Il nome del quartiere è poi diventato il nome dell'industria musicale di quell'epoca. Così come in Italia si parlava di Galleria del Corso. Questi termini delineando il quartiere, l'industria e un certo tipo di canzoni, le canzoni classiche americane dei primi anni dell'ottocento, dei primi musical.( NB: industria EDITORIALE, non discografica!!!)
19/10/07 Per un lungo periodo di tempo l'industria editoriale aveva il monopolio dell'industria musicale perchè se qualcuno voleva ascoltarsi della musica o se la cantava, o se la suonava, non c'era altra disponibilità di musica nella propria casa, fino alla fine dell'Ottocento. Esistevano, come già detto, le attività musicali domestiche, specialmente il pianoforte in salotto. Fine Ottocento: sistemi di riproduzione meccanica del suono, anche per ascoltare musica per strada: organetti a manovella detti “di Barberia”. Specie di grossi carillon, rulo metallico con denti che provocano il suono di piastre, corde e via dicendo. Oppure pianoforti a rullo di carta forata, arrivato in questa forma sperimentale fino ad anni molto recenti. Rulli realizzati: a mano; meccanicamente, un musicista suonava, e mentra veniva registrato veniva anche creato il rullo. Molto usato nel Ragtime: Scott joplin, George Gershwin (suono sincopato). 1920: Jelly Roil Morton considerato il primo pianista jazz. Ma agli esordi, in realtà, il Jazz era sostanzialmente Ragtime. Nei primi anni il grammofono doveva confrontarsi con il pianoforte a rullo, che, qualitativamente, aveva un suono migliore, più pulito e preciso. All'inizio, anche per questo, lo sviluppo della discografia fu difficile.
Fonografo: 1878, by Edison. Apparecchiatura che incideva con una puntina un solco su una sottile lamina di stagno. Se il suono era più forte era maggiore l'escursione della puntina. Edison fu un inventore multiforme, creò anche prima lampadina e la prima miglioria del telefono: la corrente era quella generata dal piccolo trasduttore interna alla cornetta del telefono: non arrivava a grandi distanze. Esisteva un problema di trasmissione delle notizie: queste, macando l'amplificazione, venivano perse o tradotte male. Edison pensò ad un modo per registrare queste notizie. Il fonografo. Utilizzato, tuttavia, più come strumento di battitura. In realtà pensò ad altro, lui, a raccogliere le ultime volontà, giochi per bambini...Esiste un catalogo con tutti gli intenti. Pensò, comunque, anche alla musica. Però, il suo fonografo poteva registrare una stretta banda, si perdevano i bassi e gli acuti...E la durata della registrazione era limitata dalla dimensione del cilindro. Poteva quindi essere funzionale per la battitura, ma meno per la musica. A partire dagli anni '80 Edison e altri tecnici lo svilupparono: la lamina di stagno venne sostituita da un rullo di cera, e la qualità sonora delle registrazioni migliorò un po'. Iniziarono quindi registrazioni di strumenti adatti ad essere riprodotti dal fonografo. Ciò è molto importante perchè determina lo sviluppo successivo del mercato musicale: Dimensione cilindri limitata. La durata standard di una musica da ballo, però, non era dimensionata in base al supporto, ma alla resistenza dei ballerini. Duravano intorno ai 9 minuti. Dunque lunghezze stratosferiche per i fonografi. Tuttavia le arie delle opere liriche erano più brevi, in base alla resistenza dei cantanti. Per di più la musica vocale, specie nell'estensione maschile del tenore, andava bene per la risposta in frequenza del fonografo: le prime registrazioni di successo commerciale siano state di arie cantate da tenori (primo artista fu Enrico Caruso, per cui scrisse persino D'Annunzio!). L'unico strumento di registrazione e riproduzione era quindi un imbuto collegato al fonografo, un trasduttore meccanico al termine di cui una membrana messa in vibrazione dalle onde sonore, l quale poi faceva vibrare la puntina. L'equilibrio tra una voce e gli strumenti era dato dalla posizione degli strumentisti, e gli strumenti erano scelti secondo le migliori / peggiori caratteristiche sonore e frequenziali rispetto alla riproduzione. Fu così riscoperto il clarinetto, mentre altri furono quasi aboliti, poiché le loro frequenze uscivano dal range del fonografo (es. ottavino e contrabbasso). Nella musica Kletzer (musica degli ebrei)il tipico strumento solista era il violino, e qui venne sostituito sempre più dal clarinetto, sempre per gli stessi motivi. Un esempio tipico è quello di Iorke Atlee, un fischiatore. Era un impiegato del governo, e il fischio era perfettamente allineato con le frequenze del fonografo, e le registrazioni del fischiatore ebbero molta diffusione. Fischiava i migliori successi. Il Ragtime, anche, era molto di moda, e la Musica per Banda. Epoca di alcune importanti bande militari USA, principale la Marines Band di Johan Philip Sousa: i dischi e i cilindri della stessa ebbero molto successo, poiché il suono della banda suonava abbastanza bene. Egli fu importante anche perchè fu a capo della lobby che ha costretto il governo americano a firmare il Copyright Act del 1909, prima legge che prende in considerazione le forme di distribuzione della musica e ne stabilisce le regole. Andavano molto di moda anche le canzoni che facevano ridere, era più una specie di gioco, stupiva. Es. Burt Shepard , “Laughing Song”, intrattenimento comico di moda nei teatri di cabaret americani. Ultimo aspetto limitativo del fonografo: a che fare con processo industriale: non sempre nella storia della tecnologia applcata alla musica la soluzone tecnicamente migliore vince sul mercato. Es. mp3 contro i wave. Problema del cilindro: le registrazioni su silindro non si potevano duplicare! Di conseguenza, per espandere il mercato, era necessario fare rieseguire lo stesso pezzo più volte. I musicisti per incidere erano pagati a seduta, a performance, a ore. Il cantante cantava venti, trenta volte la stessa canzone che poi veniva distribuita. Ogni volta la registrazione veniva fatta su più fonografi, 20, in batteria, che registravano contemporaneamente. Ad un certo punto fu inventato un sistema con dei pantografi che distibuivano la vibrazione della membrana su più puntine (quindi un solo imbuto). Questo era un limite molto grave, quindi destinato ad essere sopraffatto da un altro prodotto duplicabile: il Grammofono, inventato dieci anni dopo da un ingegnere tedesco stabilitosi negli USA, Emile Berliner, che inventò il DISCO: un supporto piatto, dove l'incisione viene fatta a spirale (all'inizio iniziava dal centr come nei cd, poi il contrario), con un solco inciso da una puntina che oscillava in modo trasversale invece che longitudinale. Novità: incisione fatta su una lacca, che veniva tuffata in un bagno dove si depositava sulla lacca uno strato sottile di metallo, che la rendeva una matrice una volta asciugato. E sopra questa rimaneva un incisione, su cui sarà poi applicato ancora lo strato metallico etc. La gomma lacca era quindi fonamentale per questo sistema. Aveva delle proprietà meccaniche non eccezionali, poiché rigida e fragile come un vetro di bassa qualità, però conservava abbastanza bene il suono. Berliner concepisce sin dall'inizio il suo strumento come finalizzato ad una produzione musicale di massa, che il modo più razionale per pagare i musicisti sarebbe pagarli a seconda delle colpie vendute. Era avanti! All'inizio Edisone e Berliner sono feroci avversari, ma Edison poi si rende conto che non può competere, si fondono le società e si mettono d'accordo sul nome del prodotto. Quello di Berliner era il Grammofono, quello di Edison Fonografo: decisero per quest'ultimo (anche se in Europa è rimasto Grammofono!). Il nome dell'industria di Berliner era però Grammofon, nome entrato nella storia della discografia internazionale e diffuse molte sedi in tutto il mondo. In Germania La Deutsche Grammofon, ancora esistente. Ad un certo punto si cominciò a fare contratti con artisti, il primo fu Tamagno (tenore), primo contratto basato sulle royalties, e, subito dopo, Caruso. Altro aspetto importante: non essendo la discografia riconoscuta come una possibilità dalla legge sul diritto d'autore, fino a che le leggi non furono adeguate i discografici non pagavano nulla. Quindi fino al 1909! Dopo nacque anche il diritto connesso, riferito al trattamento del diritto di un'opera riprodotta (supporto fisico). Poiché, prima, l'opera era protetta in quanto stampata, e il diritto riguardante la registrazione era considerato secondario e connesso. L'industria discografica comincia ad aver un mercato significativo all'inizio del Novecento, sia in Europa sia negli USA sia in altri paesi, non solo in quelli più sviluppati tecnicamente ed economicamente. Es. Indonesia: fine anni '10 si vendeva un milione di copie di dischi. Questo perchè la tecnologia di fabbricazione non era troppo complicata, e esistevano fabbriche di dischi anche in paesi dove altre fabbriche non esistevano. Utilizzavano operai non specializzati, dovevano solo inserire un panetto in una pressa e usciva il disco. I dischi resistevano anche a temperature alte e basse. In seguito non è stato più così dagli anni '40 per il vinile: in Africa si sfaldavano, si piegavano. E ancora negli anni '70- '80 si stampavano dischi a 78 giri non in vinile, e fu poi sostituito dalle cassette. Allo stesso modo si potrebbe parlare dei cd: fabbriche molto costose, personale altamente specializzato, protezione rispetto a polvere e agenti inquinanti. Quindi la diffusione nacque solo dopo l'invenzione del masterizzatore. Ancora oggi masterizzano i cd, persino nei negozi di dischi. Evoluzione tecnica principale: dopo fine 1^Guerra Mondiale, che porta allo sviluppo by Leader Forrester della valvola termoionica (diodo o triodo). Permette di amplificare una corrente: quindi anche quelle portanti segnai audio: utilizzando un trasduttore che trasforma l'energia in elettricità: la membrana solidale con una bobina immersa in un campo magnetico. Per l'induzione se si varia una corrente in un circuito si provoca una variazione nello stesso: muovendo la membrana nella bobina si crea una corrente. Quindi si poteva amplificare il suono, ed incidere la lacca con un segnale più forte. Anni '10 mercato ampio: decine di milioni di copie in diversi paesi del mondo, anche se diffuso negli strati sociali più alti: non mercato di massa, raggiunge famiglie di piccola e media borghesia, non meno, perchè il giradischi e i dischi costavano. Questo comporta che gli editori siano interessati a che le loro musiche vengano incise il più possibile, poiché possiedono il copyright, avendo un contratto con un autore, e grazie al mercato discografico l'editore può guadagnare anche solo coi diritti, senza nemmeno vendere gli spartiti. All'inizio di quest'industria era difficile capirlo, e se ne sono resi conto quanto, nel 1917, c'è stato uno sciopero dei tipografi, eppure hanno visto che dai diritti d'autore avevano comunque guadagnato ciò che anni prima avrebbero guadagnato vendendo tantissime stampe. Oggi questo è il meccanismo dominante, quasi nessuno compra spartiti, nonostante ciò gli editori sono quelli che guadagnano di più sulla musica. Fenomeno tipico della discografia: interpretazioni multiple (cover).
[Cantautori nascono fine anni '50 perchè in quegli anni cambiano i rapporti di forza tra editoria e discografia]
Spettacoli: Cabaret, Cafè Chatant, Musical
Ci ha fatto vedere dei filmati di due dei maggiori esponenti della canzone francesce degli anni 50- 60. Hanno avuto un'influenza allucinante sulla musica italiana. Molti hanno fatto cover, ma altri li hanno proprio copiati, rasentando il plagio. A Parigi c'erano due locali molto importanti. L'ultimo era una specie di teatro erede del cabaret. Invenzione risalente agli anni seguenti la fine della rivoluzione francese. Le canzoni interpretate nel cabaret erano spesso canzoni contro il potere. Quindi il cabaret viene identificato da ironia, parodia e attacco contro il potere, pubblico borghese e intellettuale ma non solo. Nasce ai margini della buona società, punto dove si incontrano classi diverse. E' un po' così in tutto l'ottocento in tutta europa e non solo. Sono fra i primi locali in cui si costruisce una nuova forma di economia musicale, con un pubblico pagante, e paghe ai musicisti, e sono diversi rispetto ai luoghi deputati alla musica nei secoli precedenti, quali le piazze, le chiese o le case patrizie e i luoghi della nobiltà. La novità del cabaret ha quindi a che fare col cambiamento delle classi sociali, prende il sopravvendo la borghesia e prende “potere” anche nella musica e nelle altre arti. L'attività concertistica si sposta dalle case patrizie e le corti alle sale da concerto, teatri, locali creati apposta per la musica. Il possesso dei teatri era di ci possedeva i palchetti. L'intrattenimento diventa, quindi, una parte del processo di scambio economico. Il cabaret è quindi francese, ma in altre parti d'europa esistono cose simili. In alcuni casi questi locali erano in realtà dei bordelli, poiché erano istituzioni importanti per la vita sociale. Esempio: il fado, tradizione afro- brasiliana importata in portogallo: le protagoniste erano sia prostitute che cantanti. Anche nei primi anni del novecento rimane il legame tra la nascita dell'industria musicale moderna e i margini più sociali. Quando nascono locali che diventano i luoghi principali dove si fa spettacolo, si chiamano i CAFè CHANTANT, intorno agli 80- 90 dell'ottocento. Esempio: il Moulin Rouge. Cantanti, ballerine, prestigiatori, comici, orchestrine...base per tutto il novecento e anche tuttora dello spettacolo di varità. A Parigi convivono il Cabaret e il Cafè Chantant. Il secondo è più lustrini, più tette...Il primo è più intellettuale e politico. Convivono perchè gli stessi artisti giravano dall'uno all'altro e viceversa. Tra gli anni 50 e 60 del novecento il Cabaret diventa il fulcro della musica. Il Cafè Chantant diventa il simbolo del lusso della belle epoque e si diffonde in tutta europa. I primi aprono a napoli, Il Salone Margherita, dove poi riapre il Festival di Pie di Grotta. In Italia le cantanti si sceglievano nomi d'arte francesi e cantavano con la r moscia. Nascita in Spagna dei Cafè Cantantes, dove si sviluppa il flamenco. In Egitto, in Turchia persino. Negli USA si chiama il Music Hall, dove avvegono forme di intrattenimento diverse: il primo è il Minstrel Show (quello razzista, vedi lez I); ilm secondo il Varietà, in cui si alternavano dei cantanti che cantavano canzoni di successo, più comici, ballerine. Che rapporti tra queste forme di spettacolo e l'industria musicale? Ritorno a Broadway, la zona degli editori di musica: non c'era la radio, e il disco era ancora poco preciso, dunque non esisevano forme di promozione delle canzoni: avveniva solo attraverso gli spettacoli, organizzati però dagli impresari dello spettacolo, non dagli editori. Era quindi fondamentale per questi far in modo che le canzoni andassero in teatro, perciò gli editori dovevano stare a stretto contatto coi teatri. A New York la zona dei teatri era Broadway, quindi gli editori si misero nelle stradine ad esso perpendicolari, per far sì che chi organizzava gli spettacoli potesse trovare subito gli editori. Le proposte avvenivano attraverso agenti di vendita: i Song Plugger (che sapevano suonare il pianoforte), stavano negli uffici degli editori. Arrivava un impresario o un cantante, e chiedeva di far sentire le nuove canzoni. Se piacevano poi compravano lo spartito, e se poi finiva dentro uno spettacolo la promozione era fatta, perchè poi il pubblico sarebbe adata a chiedere lo spartito per risuonarsele a casa. Per potenziare il successo della canzone si poteva poteziare; i Song Plugger, dopo il lavoro, giravano per i teatri e applaudivano alle loro canzoni (la cosiddetta clack). Questi musicisti che si riducevano a far i Song Plugger, dovevano suonare su pianoforti anche stonati. Passare per quelle strade sembrava di sentir uno sferragliare...infatti uno scrittore disse che sembrava una Tin Pan Alley, ovvero la strada delle pentole di ferro. Nome che restò sia per la zona, sia per l'industria musicale, sia per le canzoni di quel periodo. Poi la zona si è spostata, ma il nome è rimasto. Lindustria ha cambiato nome, le canzoni rimangono tuttora, ad esempio molti standard jazz. Negli anni 10 ci fu un'evoluzione: gli impresari cominciano a pensare che per attirare il pubblico lo spettacolo non deve aver solo piume, tette etc...ma deve avere un'organico, e pensano a qualcosa di simile all'operetta. Allo stesso tempo gli autori di canzoni cominciano a pensare che, dal loro punto di vista professionale, sia più gratificante scrivere tutte le canzoni di uno spettacolo, piuttosto che canzoni sparse. Si comincia quindi a pensare a scrivere canzoni legate tra loro, e che l'autore scriva sia testi che musica. E' la nascita della Music Comedy, sviluppatosi poi in Musical. Diventa una forma di spettacolo di grandissima attrattiva negli anni 20. I protagonisti furono George Gershwin, che arrivò a fare questo mestiere dal mestiere di Song Plugger. Inoltre Grone Curne, Call Porter, Rogers, George Caune... “I get a kick out of you” ha lo stampo delle canzoni tipiche di Tin Pan Alley: parte introduttiva delle canzoni, stessa funzione che nell'opera ha il Recitativo. L'introduzione era il Verse, poi Chorus x 2, poi Bridge. Questa è la struttura base, poi ci possono essere variazioni. Bisogna parlare anche dei testi! Ci sono riferimenti ad un certo tipo di vita, ad una divisione in classi: parlavano della vita della buna società newyorkese, dei milionari dell'epoca. Era una Society Verse (traduzione di Verse de Societè): poesia basata su un linguaggio sofisticato, che descrive la vita dei privilegiati, eran le pagine dei pettegolezzi che apparivano sui giornali. Però erano davvero raffinati, e succedeva che, come in Italia oggi certe persone di classi sociali svantaggiate comprano i giornali di pettegolezzi, allora negli USA le massaie della sterminata provincia compravano i quotidiani di New York e attraverso queste poesie scoprivano cosa succedeva ai ricchi. Queste poesie sono le ispirazioni degli autori di Tin Pan Alley dagli anni 10 in poi. Quindi si mette il sentimento in secondo piano, e ci si dedica più alla società. [Leggiamo “I cant get started” di I. Gershwin e V. Duke. 1936. Tratto dal Musical Zigfeld Follies. Zigfeld era l'impresario più famoso. Il testo è tra due personaggi: Peter, un milionario che ha fatto nella vita centinaia di cose con estremo successo. Christine è una giovane signorina che Peter sta cercando di conquistare...invano eheh! A quel tempo in Italia c'era “mamma perchè non mi compri mai i balocchi e compri sempre i profumi per te”, eravamo molto più legati alla famiglia dell'ottocento. Beh questo Peter se la tira una cifra e alla fine si rivela uno stronzo.] Cabarett tedesco: scena musicale e drammaturgica che ha prodotto conseguenze inaspettate. Nasce alla fine dell'ottocento er mano di poeti tedeschi, che si mettono a scrivere poesie in canzoni. I testi di queste vengono musicati da diversi musicisti, di estrazione sociale diversa, da Strauss a Brams a Schoenberg, fino ai musicisti molto meno colti. Il cabarett tedesco amplifica le caratteristiche intellettuali e politiche di quello francese. E' quindi frequentato dagli intellettuali più in vista, come Thomas Mann, Kurt Vaine...I più raffinati. Questo fa sì che il cabarett tedesco venga spazzato via dal nazzismo, e gran parte dei protagonisti siano emigrati ad esempio negli USA, ma anche altrove. Pezzi di teatro di Brecht e Vaine che contengono molte canzoni famose e “contro”: gli spettacoli erano pensati come forme di teatro popolare, non come alta cultura d'elitè. Avevano il modello del jazz e del Musical americano. Questo fu, in effetti, il risultato, poiché gli spettacoli erano sì sofisticati, ma in linguaggio popolare. Quests forma di spettacolo sarà molto influente dopo la guerra, quando verrà ripresa in Francia, Italia, Stati Uniti. Bob Dylan stesso scrisse che ciò che gli ha cambiato la vita e ha costituito il suo modello furono le canzoni di Brecht e Vaine. [Ascoltiamo un pezzo dell'Opera da Tre Soldi, “Kanonenzong”Canzone sui soldati che, sostanzialmente, crepano inutilmente.]
Musica da film
Musica diegetica: musica ascoltata dai personaggi del film. Musica egetica: musica che è estranea allo svolgimento del film, tuttavia a volte necessaria. Spesso è composta apposta per il film.
Per entrambe si può usare qualsiasi tipo di musica, sia già esistente, sia realizzata apposta.
Una parte importante della industria musicale è presa dalla musica da film, che promuove altri tipi di mercato rispetto a quello cinematografico, ad esempio quello discografico. Da molte colonne sonore di film sono stati tratti cd e compilation che rivangano vecchi successi. Diventa quindi un'operazione commerciale. Negli annni 50 e parte dei 60 il mercato discografico era molto alimentato dalla musica da film, poiché le canzoni dei film venivano vendute come singoli di 45 giri, e i compositori insistevano che ci fosse almeno un pezzo, il title theme, venisse commercializzato e potesse avere un suo successo discografico. Introdussero quindi una diffusione anche di pezzi strumentali. Il pubblico si era talmente abituato ad ascoltare questi, che la musica strumentale ebbe per anni molto successo nelle classifiche pop. Exodus, film del 1961, colonna sonora da Ernst Gold che vinse l'Oscar. Da questa musica furono tratte diverse versioni anche in forma di canzone, che ebbero un notevolissimo successo nelle classifiche.
[Fenomeno Cover: Può essere anche la prima versione, è in italiano che si intende solo altra interpretazione o addirittura traduzione. In realtà il significato è solo registrazione di una canzone. Allora gli editori cercavano di sfruttare il mercato, poiché possedevano i diritti delle canzoni, perciò il loro obiettivo era di far incidere le canzoni da più interpreti possibili. L'interesse dei discografici non era identico: cercavano di vendere il maggior numero possibile dei LORO dischi, perciò avere più artisti in diverse case discografiche con la stessa canzone non era conveniente. ]
Nella musica da film si partiva da un tema, e rapidamente i discografici organizzavano più versioni dello stesso, e le mettevano sul mercato. La versione più di successo di Exodus fu quella di Ferrante & Teicher. Ne fece una anche Nico Fidenco, nel 1961, uno dei primi cantautori italiani, incideva per la RCA, il cui arrangiatore era niente popo' di meno che Ennio Morricone.
Flussi economici: Commissione per la colonna sonora: contratto a compenso con l'autore per la composizione e l'orchestrazione. Questo coinvolgeva molte figure, poiché l'autroe aveva tempo solo di scrivere i temi al pianoforte. Diritti d'autore: i cui fondi provengono dagli incassi dei film La colonna sonora viene messa in commercio da una casa discografica. Esistevano dei rapporti societari diretti tra case cinematografiche e case discografiche. Es MGM aveva la sua. Anche la United Artists. In altri casi i proprietari dell'opera cedevano i diritti ad una casa discografica, e può valere anche l'opposto , in cui la casa discografica chiede i diritti di sincronizzazione. Una parte degli incassi va agli autori ed editori della musica. Viene distribuita non quando il disco viene venduto, ma quando viene stampato. Ci sono altri diritti generati da un brano, quando il disco contenente la colonna sonora viene trasmesso in radio o televisione. Altro flusso finanziario importante: gli interpreti ed esecutori. Compensi diretti oppure compensi dalla casa discografica. E ci sono le Royalties derivanti dalle vendite dei dischi, cifra compresa tra il 5 e l'8% sulle vendite.
Musica Afroamericana
Dai conservatori bollata come lasciva, dai boghesi invece bella e da sperimentale. Cake walk: camminata della torta. Consuetudine degli afroamericani ai tempi della schiavitù di scimmiottare i loro padroni bianchi. Si travestivano e facevano passeggiate. Il premio per chi imitava meglio le camminate dei ricchi era una torta, da cui il titolo del tipo di ballo. Gli stessi bianchi conoscevano questa camminata della torta, e a loro volta scimmiottavano i neri nel Minstrel Show. Il ritmo era un movimento sincopato, che determina nel ballo una novità, e dà successo anche alle orchestre nere. Il ritmo sincopato è lo stesso del rag time, una forma strumentale usata come forma d'intrattenimento, la versione raffinata dei cake walk. Negli anni dieci il cake walk si tramuterà poi nel jazz. La diffusione e la denominazione degli stili derivano dai gruppi che hanno avuto successo. Jazz era un termine che si usava in modo spregiativo per rappresentare la musica che si suonava nei locali malfamati. La ragione per cui gli “Original Dixieland Jazz Band” utilizzarono questo nome deriva da quando andarono a Chicago a fare un concerto, ma il sindacato dei musicisti di chicago non li voleva, e li costrinse a chiamarli così pur di farli suonare. Ragtime: Un suonatore russo: Urvin Berlin. Il successo di “alexander's rag time band” fece sì che berlin gfosse considerato il padre del rag time, mentre in realtà è Scott Joplin. Ma questo è uno standard degli usa: i bianchi fanno successo con la musica dei neri. Il successo del Jazz costituisce una novità anche nell'assetto dell'industria, poiché nasce dall'improvvisazione, e quindi non ha molto senso che circolino spartiti in forma stampata. Il successo del pezzo deriva dallo stile dei musicisti e dei cantanti, dal suono. Cominciano ad esserci d'altro canto pezzi che hanno molto successo in quanto a dischi, ma non in quanto a edizioni stampate di spartiti. Il Blues: Comincia a circolare all'inizio del Novecento, canzoni che hanno la parola “blues” nel titolo. Ad esempio “St. Louis Blues”. Che però non ha la struttura tipica del blues: quello vero è basato su una ripetizione costante di 12 battute. Questa invece è costruita come le canzoni di Tin Pan Alley, le canzoni dei bianchi, dei Beatles: strofa fatta come un Blues, ritornello come un Pop. Questo è l'inizio di un'evoluzione dello stile, è più commerciale, è stato scritto apposta per essere venduto. Le musiche Blues vere erano molto meno definite strutturalmente, sono nate nel delta del Missisipi. Molti musicisti imparano poi a suonare il Blues dai dischi, perciò si sviluppa nel senso più commerciale della cosa. I dischi degli afroamericani erano inizialmente per gli afroamericani. Era un epoca in cui la nozione di razza era considerata un concetto legittimo per descrivere la diversità, ed era accettato anche dagli intellettuali progressisti, Gramsci stesso parla della musica dei negri come una musica pericolosamente lasciva e sensuale e corrompente. Bela Bartock ancora negli anni venti parlava di razza...Non era quindi un termine bollato, come poi lo sarebbe stato dopo il fascismo e il nazismo. Allora era un temine che circolava molto. Questo spiega perchè i dischi che venivano fatti dagli afroamericani venivano chiamati “Race Records”, cioè dischi di valore. Il produttore era Ralf Peer, un personaggio importantissimo nella storia della musica: inventore dal punto di vista commerciale del Blues e del Country, e fondatore della Southern Music. Si scoprì poi che questi dischi venivano comprati anche dai bianchi, e attraverso questa produzione diventarono famosi dei cantanti afroamericani del City Blues, il blues urbano. Ad esempio Bessie Smith, Billie Holiday, Louis Armstrong. Il Blues ha origini rurali, legato agli afroamericani che facevano i lavori più umili, che costruivano gli argini del Missisipi, o nei campi, o nelle ferrovie...ma arriva nelle città e diventa anche un genere consumato dai bianchi, all'inizio degli anni venti. Billie Holiday ha una carriera di Blues ma anche Jazz, il Jazz degli standard, del circuito dei locali da ballo, utilizzando materiali musicali di Tin Pan Alley e dei Musical di Broadway, e improvvisandoci. Delta Blues- Country Blues (espressione molto sviante, ma significa blues rurale, che nasce nel sud degli USA): i bluesman erano uomini che lavoravano duramente. Le loro esibizioni avvenivano in contesto molto informale, erano dei poveracci che nelle loro feste cantavano le loro canzoni e facevano ballare la gente. Spesso usavano la chitarra o strumenti autocostruiti, a somiglianza con certi strumenti della tradizione africana, con una corda sola che poteva essere pizzicata o sollecitata con colli di bottiglia o fiale del tabacco da fiuto. E' poi la tecnica della Slide Guitar. Si ricordano alcuni di questi musicisti che, quando i primi etnomusicologi gli chiedevano di suonare, si facevano prestare da loro la chitarra, poiché non avevano i soldi per comprarla. Esistevano due tipi di dischi: produzione locale fatta da discografici senza scrupoli, che non pagavano royalties e pagavano pochi soldi per l'incisione. Erano il riflesso dei Race Records. Da un certo momento in poi, a partire dalla Librarial Congress cominciano dei viaggi di studiosi di folklore, con giradischi registratori. Invitavano i musicisti a suonare incidendo, e alcuni di questi cantanti diventarono anche famosi, e sono il collegamento tra il Delta Blues e il Rithm And Blues. Robert Johnson è un bluesman leggendario, poiché quando i ricercatori, saputo della sua fama, lo cercarono e riuscirono arrivare alla casa dove aveva abitato era ormai morto, quindi esistono solo copie dei dischi fatti dai discografici senza scrupoli. Drammaturgia del testo: canta il suo primo verso, ma può aggiungere e togliere battute a suo piacimento, dato che suonava da solo. Più avanti il Blues diventerà canonico con le 12 battute e il cambio di accordo dopo le prime 4, poiché sarà suonato da gruppi e non da singoli. Un altro scoperto da Allan Lomax e che diventò poi una star è Muddy Waters. Un altro è Leadbelly, il primo ad avere un successo discografico in tutti gli USA. Alcuni iniziano a usare la chitarra elettrica e ad avere una band di accompagnamento, e si avvicinano di più ai gruppi che suonavano nei saloni da ballo. E poi sfocia nel Rock & Roll. Durante i primi anni venti Ralph Peer comincia a cercare altre musiche nascoste, e scrittura musicisti di altre provenienze, tra cui un gruppo di bianchi che vengono dalla regione degli Apalachi, che utilizzano strumenti della tradizione musicale europea e musiche della tradizione afroamericana, e quando si volle dare un nome al cd, il leader disse che erano solo montanari, Hill Billy = Zotico Montanaro. E quindi si chiamarono The Hill Billies, e da qui nacque proprio il genere di Hill Billy. E' un termine offensivo, quindi nel 49 la rivista Bill Board decide di cambiare il nome, in musica Country & Western. Jimmie Rodgers è stato uno dei fondatori. Rapporti col Blues e anche con la musica Tirolese! E anche i Carter Family, erano proprio una famiglia: marito, moglie e sorella della moglie. E' in questo periodo che si afferma la tecnica del Finger Picking...mitico! Il termine Western che venne aggiunto a “Country” non deriva dalla collocazione geografica, ma perchè al'interno della categoria di mercato rientravano i cantanti e gli attori dei film wester, che fu un'invenzione cinematografica pura e semplice, ma ebbe molto successo. Usavano la musica degli appalachi e questa venne poi inclusa nella musica country western. Al confine tra questi generi, sempre nello stesso periodo, si colloca Woody Guthrie, una specie di cantastorie un po' blues e un po' folk. E' bianco e assume un ruolo di cronista degli anni successivi alla grande crisi, raccontando le migrazioni dei contadini impoveriti etc. Una buona parte della sua attività si svolgeva alla radio. Seguiva i poveracci illusi di trovare casa e lavoro in California, e accompagnava i loro viaggi cantando le loro storie, poi venne scoperto dagli intellettuali di New York, ed ebbe molto successo. Fu l'ispiratore di Bob Dylan e Bruce Springsteen. Dust Boul Ballads: raccolta di canzoni di Woody. Collegata alla crisi del ventinove e in aggiunta la siccità: la maggior parte dei contadini vende le terre e parte cercando di arrivare in California. Do Re Mi è una canzone scritta per queste migrazioni (doremi sono i soldi). Quese sono le musiche marginali dell'america degli anni trenta che ad un certo punto vengono portati in evidenza al grande pubblico attraverso la radio. La legge del 1929 stabiliva che nel caso si fosse trovato un metono di diffusione della musica bisognava pagare i diritti agli autori, ma solo se a scopo di lucro. Le radio non trasmettevano su abbonamento, ma speravano che gli ascoltatori comprassero le radio. Questo non era sufficiente, e si misero a trasmettere la pubblicità. L'ascap capisce che, però, questa diffusione di pubblicità deriva dalla diffusione di musica. Perciò emette un decreto per cui le radio con pubblicità devono pagare il copyright. Questo principio viene adattato un po' ovunque. All'inizio riscuotono cifre modeste, ma di anno in anno aumenta. Ad un certo punto avviene uno sciopero dei tipografi, e gli editori si accorgono che i loro introiti provenienti dalle radio compensano la mancanza di vendite di musica stampata. Ogni anno l'ascap aumenta il costo della licenza, in base alla quantità di pubblicità trasmetta. Nel 49 gli aumenti sono troppi, le radio non ce la fanno: dura vertenza tra l'associazione delle radio e l'ascap. L'ascap assume un comportamento molto rigido, contando su tutti i maggiori musicisti ed editori americani. Le radio decidono di organizzarsi contro l'ascap e promuovono la nascita di un'altra società di autori, offrendo di entrare in questa a una miriade di piccoli editori, tipicamente editori di musica afroamericana, latinoamericana, country...tutti i generi marginali. Questa società si chiama Broadcasting Music Incorporate, e fa tariffe molto più basse. Per un anno le radio trasmettono solo musiche di BMI, snobbando quelle dell'Ascap. Per un anno il pubblico ascolta solo musiche di BMI!!questo causa una diffusione e una maggiore conoscenza dei generi marginali. [NB: le radio trasmettono solo musica dal vivo] Questo fenomeno influisce in modo decisivo sul gusto del pubblico americano, che si dimentica addirittura di Tin Pan Alley, e quando poi, nel 1940, l'Ascap negozia delle cifre più basse, ormai si è creato un fenomeno irreversibile, e non ci sarà più possibilità per l'Ascap di recuperare. Poi gli USA entrano in guerra, non si va più a ballare, la gente si sposta per andare a lavorare, scende una grande saracinesca sull'industria culturale americana. Dopo la guerra ricomincia con i generi nuovi, blues, country, folk, latinoamericano...
Rock & Roll
Perchè rock&roll negli anni 50- 60? 1. una quota maggiore nella fascia 15- 25 2. maggior reddito medio disponibile 3. spese scarse o nulle per la fascia 15- 25 (poco o nulla per spese necessarie come abitazione, cibo etc); i teen agers avevano dischi, radio, giradischi, auto pochi, chitarra i maschi, profumo le femmine 4. maggiore importanza del sud e dell'ovest (espansione industrie del petrolio e della difesa): LA, Atlanta, Dallas, Phonix, Seattle, San Francisco; i mercati della musica (race records, hillbilly) temporaneamente integrati durante la guerra (American Force Network); 1954: la corte suprema stabilisce che la segregazione razziale nelle scuole pubbliche è una violazione della costituzione (Littel rock, AK) 5. Cambiamenti dell'industria musicale USA: il conflitto ascap- bmi; il sindacato dei musicisti sospende le registrazioni di dischi; si diffonde di più la musica non scritta (wsn nashvlle) 6. Cambiamenti nell'industria dei media e della pubblicità: ricerca motivazionale: il gusto musicale come indicatore affidabile dell'omogeneità del target; proliferazione della format radio; 1954: edward bernays dirige le pR per il rovesciamento (USA) del governo eletto in Guatemala (100000 morti)- sanzione definitiva della propaganda consumista
Italia fine anni 50 (Sanremo & C.)
Mentre in USA e GB c’era il Rock & Roll in Italia eravamo indietro… strano! Fine anni 50 nasce Ricordi che ha avuto poi una storia lunga e importante, nomi come gino paoli, gaber, gianna nannini, de andrè… la Ricordi una decina di anni fa è stata comprata dal gruppo Bertlersmann(?). La nascita di questa casa discografica, però, è avvenuta almeno 10- 15 anni dopo rispetto al resto del mondo. Perché? Partire dalla 1^ G.M.:momento chiave per lo sviluppo storia 900. Il XX secolo è stato definito il secolo breve, tant’è che gli anni 70 sono stati il decennio lungo del secolo breve. Lo storico che lo sostiene dice anche che i primi 20 anni del secolo XX in realtà appartengono al XIX secolo, e la fine del XX coincide con la caduta del muro di Berlino. 1^ G. M. è stata un massacro allucinante per varie ragioni: sviluppo armi, avanzato ma incompleto. Inventata la mitragliatrice ma non il carro armato, quindi guerra di trincee protette da artiglieria pesante e mitragliatrice, senza che esistesse un mezzo per superare lo stallo delle trincee. Decine di migliaia di uomini in trincee strettissime a 10 metri di distanza. (Va beh rifatti un ripasso di storia) Fine guerra 2 situations: 1. Reduci: si sentono traditi e abbandonati 2. Nascita URRS Conseguenze diverse in molti paesi: 1. Reduci sfruttati dagli industriali e latifondisti che finanziano le organizzazioni dei reduci, base del movimento fascista, anti rivoluzionario e ovviamente anti comunista. 2. operai cercano di seguire il modello russo, vorrebbero esportare la rivoluzione (l’Internazionale) Durante 4 anni c’è tensione crescente, si arriva negli anni 20- 21 all’occupazione delle principalei fabbriche. Per reazione i fascisti si contrappongono e combattono fino ad avere milizie in grado di battere gli operai e si arriva nel 22 alla Marcia su Roma. Questo segna la storia europea. Mussolini nasce come socialista e poi diventa interventista alla vigilia della 2^ G. M. e poi si rivela ciò che è stato. Ciò desta molta curiosità e ammirazione in tutt’Europa: Hitler stesso era un ammiratore di Mussolini, che fonda il Nazi Fascismo nel 33. Il Fascismo italiano è più occupato a fare un passo ulteriore: alcune parti della Nazione Italiana entrano a far parte solo dopo la 1^ G. M., ma prima nasceva l’idea dell’espansione coloniale e dell’impero. Anche se alcune erano già state fatte da Giolitti. Mussolini riprende questo percorso. Molti intellettuali sono fascisti, i futuristi, molti scrittori … Dopo il fascismo si trasforma in un “impero”, vedi le architetture fasciste orripilanti. L’Italia era tra i vincitori nella 1^ G. M., mentre la Germania era il più perdente di tutti … quindi la situation era diversa. In Germania c’era una povertà allucinante, perché gli altri stati avevano voluto stravincere, e avevano imposto alla Germania un pagamento di risarcimenti di guerra, impedirono di fare corazzate e armi … questo fu sentito come umiliante e ogni classe sociale si sentì inferiore agli altri stati. Il Nazismo era quindi furiosamente alla ricerca di una rivincita, mentre l’Italia no, quindi il Fascismo poi è stato di gran lunga superato. Ciò motiva anche aspetti dello sviluppo dei media. In Europa si sviluppano le radio di stato, per via degli stati totalitari, e negli altri pure perché c’era una aura di perdere il controllo. In USA invece le radio erano autonome. Questo provoca anche uno sviluppo diverso in campo dell’industria musicale e cinematografica. In Germania molti film, importantissimo modello culturale per tutta l’Europa, nel periodo della Repubblica di Waimar, in Germania lavorano molti drammaturghi, registi, intellettuali, musicisti … Schoenberg, Bern, Brecht, Kafka, Mann … e anche nella Popular Music: epoca del Cabaret. Con l’arrivo di Hitler cadrà tutto e molti emigreranno. Specialmente Brecht e Kurt Veine: musica influenzatissima dal jazz e linguaggio della musica Pop. (Anni 27 28 29). Addirittura Bob Dylan dice che uno dei momenti maggiormente formanti della sua carriera è stato quando sentì le canzoni di Veine e i testi di Brecht e ne venne folgorato. Per altro è stato scoperto pochi anni fa. Poi Dylan si mise a leggere tutti i testi di Brecht e a studiarli e rielaborarli etc etc etc. In Italia però c’era già da anni Mussolini, che promuoveva una visione della vita legata alla Patria, ai buoni sentimenti, alla famiglia, alla chiesa (Berlusconi!!!!!!!). Perbenismo, mediocrità che costituiscono la base della produzione di massa degli anni 30 e 40 in Italia. Quindi metre negli USA nasvono canzoni provocanti e cmq molto avanti, in Italia nascono figurine, ritrattini oleografici, immagini del popolo italiano nella quale il popolo si rispecchia. Il nome musica leggera nasce proprio per la radio italiana, contrapposizione tra la musica delle sale da concerto, nelle opere … la musica leggera dev’essere proprio leggera letteralmente. Infatti ricorda De Angelis che invece era diverso e venne bannato. Se confronti le canzoni di quegli anni in Italia con quelle degli USA ti spaventi … E’ che in Italia non si poteva parlare, il massimo fu 1000 lire al mese, che era quasi contro il Governo … Nonostante ci fosse un sistema centrale, esistevano anche altre tendenze, che guardavano alla musica americana , almeno per ciò che riguarda la musica. Quasi di nascosto, ad esempio l’orchestra della RAI, si allenavano col jazz, che era bandita n quanto musica dei neri, razza inferiore. C’era questo filone più swing rappresentato dall’orchestra di Pippo Barzizza e Alberto Rabagliati e più tardi Natalino Otto. All’epoca gli artisti che hanno successo sono artisti della radio, per accedervi bisogna fare degli esami, gli esaminatori sono capeggiati dai principalei direttori d’orchestra, quindi la vita della musica leggera italiana è nelle mani di Cinico Angelini e dei funzionali dell’EIER e di Pippo Barzizza. Ciò che succede fuori è condizionato dalla radio. Questa struttura tutto sommato ancora oggi in piedi, vedi Festival di Sanremo. Che fu infatti tramite. Quando finisce la guerra in Italia ci sono alcuni anni di ristrutturazione dei poteri. Alla fine degli anni 40 prende ruolo dominante la DC perché nel frattempo è nata la Guerra Fredda e l’Italia è diventata punto nevralgico del Mediterraneo. Questo nonostante sia alla firma della Costituzione sia proprio nel Governo ci fosse anche la sinistra, la DC nel 48 prende tutto il potere per ordine di Washington, e di fatto i centri nevralgici del potere sono nuovamente in mano al Governo. Nel 51 nasce il Festival di Sanremo, che diventa il punto di controllo di questa politica musicale statale, con gli stessi identici meccanismi in vigore 10 anni prima. Direttore del Festival è Cinico Angelini, che porta a Sanremo gli stessi musici che aveva portato al successo negli anni 30 40. Terribile! Sono persino gli stessi autori degli anni 40!!! Quindi le canzoni avevano la stessa funzione di tranquillità, perbenismo … etc … cazzo che schifo. C’erano poi addirittura canzoni nostalgiche!!! Es. Vecchio Scarpone. Scarpone da soldato che il protagonista trova e ricorda. Sti cazzi. C’è una frase finale che dice “volesse il cielo forse potresti tornare a camminare”… uau. Della serie si stava meglio quando si stava peggio. Poi c’è anche il filone “stupidello” (?) … tipo la Casetta in Canadà. Per molti è la goccia che fa traboccare il vaso. La regola del Festival di Sanremo era che ci fossero solo Interpreti di professione con canzoni scritte da Autori di professione. Questa cosa poi cambia verso la fine degli anni 50. Ma caspita Mi son strappato i peli del culo in realtà è copiata (la musica) da Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco!!!! Che storia!!! C’è però una parte insoddisfatta dei musicisti e degli amatori. Ascoltavano soprattutto la musica francese. Es. “La mer” di Charles Trenet e “La vie en rose” di Edith Piaf e “Le deserteur” di Boris Vien, uno dei cantautori maggiori. E’ una canzone anti militarista. E’ stata rifatta da Fossati ne “Il Disertore”. E “Marinette” di George Brassens. Cantautore politicamente impegnato e anarchico, ma le sue canzoni sono caricaturali.$ Marinette è la storia di uno sfigato innamorato di una signorina bella e gradevole che lo anticipa sempre sui regali, lui alla fine vuole ammazarla ma lei è già morta, allora vuole andare al funerale ma è già resuscitata. Allucinante!! E altri cantautori. E si ascolta anche il Boogie Oogie. Questo tipo di canzone francese si sviluppa per via del 33 giri.
Shadows e altro (anni 60)
Ernest Gold, origine austriaca, passato a Hollywood, un classico compositore di musica da film: “Exodus”. Protagonista Paul Newman. Colonna sonora molto efficace. A causa dei rapporti diversi che l’autore della musica aveva con l’industria discografica, mentre il film era distribuito dalla United Artists, la colonna sonora originale esce per la RCA. Ma la versione famosa è in realtà di due pianisti, Ferrante e Teicher, che incidevano per la United Artists, e vengono fatte infinite covers su tutti i mercati internazionali. In Italia fu fatta anche da Nico Fidenco con l’orchestrazione di niente po’ di meno che Ennio Morricone. 1961 Apache: The Shadows (UK). Grandissimo successo discografico in Europa. Negli Usa circola, però, una cover!! Il discografico degli Shadows manda una demo in america, ma un discografico americano la fa risuonare ad un chitarrista danese di passaggio,Jorgen Ingmann, la incide, e funziona moltissimo, e quella degli Shadows non arriva mai negli Usa. Gli Shadows ispirarono molti gruppi, tra cui anche i Beatles. Il chitarristi sta degli Shadows era oltretutto molto bravo, e ispirò chitarristi del calibro di Eric Clapton. Incidevano per la EMI, negli studi di Abbey Road, e i tecnici dovettero inventare metodi per incidere chitarra elettrica, basso elettrico etc…e sono gli stessi tecnici che poi lavoreranno coi Beatles. Differenza tra Beatles e Shadows: i pezzi di maggior successo dei secondi erano o covers, o comunque scritti da altri. L’originalità degli Shadows stava nell’arrangiamento, nel suono, nella presenza scenica. Mentre i Beatles suonavano canzoni proprie, ed erano proprio cantautori. ITALIA La Casetta in Canadà segna un crollo: gli intellettuali non ne potevano più. Il cinema e la stessa commedia italiana producevano film intelligenti, mentre nella canzone italiana la scena era dominata dall’obbrobrioso Festival di Sanremo, e gli intellettuali guardavano altrove, al Rock & Roll, alla canzone francese, e quindi comincia a circolare l’idea che anche in Italia si possa fare una canzone di qualità, e per farlo è necessario scostarsi dai professionisti della canzone. Nascono diversi filoni, poco intrecciati tra di loro. Il minoritario, rimasto nella storia ma che al’epoca non ha avuto un gran successo, quello di intellettuali attivisti torinesi, che proprio nel 1957 dopo La Casetta in Canadà decidono di organizzare un’alternativa alle “canzonette”, uno di loro è Fausto Amodei, lo slogan era “Evaghiamo dall’evasione”. Modelli: Brassens e canzone francese, cabaret tedesco, drammaturgia di Brecht. SI fanno chiamare “Cantacronache”, evoluzione del Cantastorie, che narra storie urbane. Molti autori, alcuni anche interpreti, e collaborazioni con letterati. Vedi Brassens e francesi: nella Parigi negli anni 50 l’animatore dei cabaret e teatri era addirittura Paul Satre. Uno di questi è Calvino, il mito, che si presta a scrivere canzoni per questo gruppo di intellettuali. Fausto Amodei ha anche vinto il Premio Tenco. “Il ratto della chitarra” è una specie di manifesto dei canta cronache. Il concetto era che non bisognava per forza cantare canzoni serie e boriose, ma non per forza nemmeno cretine. Criticava la RAI, la tv, la Chiesa, Sanremo. Molto influenzata da Brassens. Arrangiamento povero, ma lessico articolato e molto più ricco di quello di Sanremo. Giravano per i circoli Arci etc… Anche i discografici soffrivano per la situazione orripilante italiana, quindi alcuni cantautori trovarono chi li faceva incidere. Nasce quindi la Dischi Ricordi che pubblica canzoni di cantautori. Il primo ricordo che si ha di cantautori è Modugno con Nel blu dipinto di blu, ma in realtà lui è in una fase intermedia. Il vero primo successo cantautorale è Arrivederci di Bindi che però ebbe successo cantata da Barreto. I sentimenti stessi sono differenti rispetto a Sanremo…Tipo non addio, ma arrivederci. Novità molto grande. Bindi aveva una voce particolare, intonata ma non troppo, l’immagine è molto diversa da quella degli altri cantanti italiani, era anche gay per cui fu censurato dalla RAI. Con Bindi si identifica l’autore con le sue canzoni e viceversa, e sulle copertine dei dischi compaiono le foto dei musicisti, e quindi ciò va a favore anche dei discografici: se l’interprete è anche l’autore della canzone, ci si tutela dal fenomeno cover. A quell’epoca esisteva una sola casa discografica multinazionale in Italia, la RCA, con sede a Roma e parte di proprietà del Vaticano. Migliori tecnici, migliori studi. Negli anni 70 investe su un cantante in particolare, e nella campagna pubblicitaria nasce il nome di Cantautore, che nasce in modo scherzoso da Maria Monti (fidanzata di Gaber) che parlando a Gino Paoli lo chiama cantautore, che pronunciato sembrava cantatore. Maria Monti esce a cena con due funzionari della RCA e pronuncia la parola. I due tizi uomini di marketing poco tempo dopo per lanciare uno dei dischi che pensano sarà uno dei tormentoni estivi, di Gianni Meccia, usano appunto la stessa parola. Meccia l’utilizza anche per la sua tournee, e poi ci sarà persino una trasmissione RAI chiamata “Cantautori” . Il primo successo fu “Il barattolo” con arrangiamento di Ennio Morricone, fantastico, suonano proprio i barattoli!! Questa canzone è mitica. Quindi il fenomeno dei cantautori nasce staccato dalla politica e dai canta cronache, hanno grandissime differenze tra di loro, ma comunque non per forza avevano testi impegnati e seriosi, spesso parlavano d’amore, solo che un po’ meglio di Sanremo. Nella stessa estate, Gino Paoli, che aveva avuto già successo con “La Gatta”, scrive una canzone che si chiama “Il cielo in una stanza”. La caratteristica principale è che non ha un ritornello, non c’è una strofa, non c’è una ripetizione. E’ un’idea molto innovativa, ma l’arrangiatore è perplesso e allora l’arrangia con un ritornello strumentale. Fa una cover Mina, che fino ad allora era una cantante Rock, tipo Tintarella di Luna, cover italianizzate di canzoni americane, ed è questa la sua prima canzone seria in cui dimostra le sue abilità vocali. E così il cielo in una stanza di Mina diventa un successone, rimane in classifica per 27 settimane successive, e determina il successo di Mina e anche di Gino Paoli. Tant’è vero che dopo pochi anni dalla Ricordi passa alla RCA. I cantanti di Sanremo si sentono molto staccati dai cantautori, e i discografici spingono su questi, poiché si sentono svincolati dall’editoria, diritti etc. Sergio Endrigo: l’inverso, era un cantante di nightclub, suonava il contrabbasso, il solista non era solo il cantante, doveva suonare qualcosa anche se non ne era capace. E’ un po’ quello che era successo negli anni 40 in America ai tempi di Neil Crosby. Io che amo solo te- Endrigo. Arrangiamento Backalov (si scriverà così???) Un altro importante di questo periodo era Luigi Tenco, che poi diventerà uno dei rappresentanti della cnazone d’autore. In Mi sono innamorato di te rappresenta la canzone d’amore in contrapposizione a quelle d’amore di Sanremo. Tant’è vero che le prime canzoni di Tenco non furono passate in RAI. De andrè capì che avere un discografico che facesse uscire i suoi dischi senza censura era conveniente dal suo punto di vista, poiché venivano sì censurati dalla RAI e dalle radio, ma il pubblico a cui lui voleva arrivare non ascoltava la radio né guardava la tv, salvo qualche eccezione. Infatti le sue canzoni ebbero numeroso successo, per passaparola. Poi divenne presidente della RAI Grassi, uno dei fondatori del Piccolo di Milano e membro del partito socialista, e tolse immediatamente la commissione di censura. Avevano censurato persino Satisfaction dei Rolling Stones!!!